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Topic: Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk? (Letto 7464 volte) Topic precedente - Topic seguente
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Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Sono il felice proprietario di due modelli dei primi anni '80 dell'Honda: il CX 500 Custom e il CB 650 Nighthawk DOCH.

Oltre alla trasmissione a cardano e le dimensioni della ruota posteriore hanno una caratteristica che le accomuna: dopo aver investito molte risorse nella progettazione e nello sviluppo di queste moto, per alcuni aspetti decisamente rivoluzionarie, un discreto successo commerciale, l'Honda ha di interrompere la produzione, per motivi di marketing

Analizzando la produzione di quel periodo vorrei approfondire le cause che hanno portato a prendere quella decisione.

L'Honda, il più grande produttore di motociclette del mondo, aveva identificato con la futuristica sigla CX una serie di sui modelli, caratterizzati dal motore bicilindrico a V, raffreddato ad acqua trasmissione a cardano. Dal 1978 al 1986 sono stati diversi modelli, tra cui il primo turbo, ed aumentata la cilindrata, per coprire la domanda di mercato con una offerta diversificata su modelli stradali, custom e sportivi. Dopo aver investito molte risorse nella progettazione e nello sviluppo di questa moto, per alcuni aspetti decisamente rivoluzionaria, di interrompere la produzione. E lo ha fatto dopo aver aggiornato tutti i modelli ed aver aumentato la cilindrata da 500 a 650 c.c..

Il Nighthawk DOCH CB 650 è l'evoluzione del mitico propulsore delle Four, con il doppio albero di distribuzione, 4 valvole per cilindro, regolazione pneumatica delle valvole, raffreddamento aria/olio e la trasmissione cardanica. Era stato pensato nel 1982 per il mercato Stelle e Strisce, ma alcuni modelli, tra cui il 650 cc. è stato importato in altri paesi. In Italia dal 1985 sono stati commercializzate soltanto le cilindrate di 450 e 650 cc. Fino alla fine del 1987 sono stati immatricolate circa 3.500 moto di 650 cc., che, per il tipo ed il costo di quella moto, equivale ad un ottimo successo commerciale, indice che il pubblico aveva apprezzato le scelte fatte.

Poi, per entrambe una interruzione "incomprensibile", ma nella logica di mercato della più importante casa motociclistica mondiale, ogni sua decisione ha una logica. Cerchiamo di interpretarla.

Bisogna immergersi nello specifico periodo storico. L'Honda dopo aver stupito il mondo delle due ruote, stabilito nuove regole di marketing motociclistico, aver aperto il mercato ad un pubblico più vasto con il suo quadricilindrico fronte marcia ed una superiore qualità meccanica, aveva presentato il CX con motore a V a 80° e quattro valvole per cilindro. Oltre al gruppo termico, varia anche la filosofia: i modelli Four si proponevano ai diversi acquirenti con cilindrate diversificate, 750-500-350, ma struttura simile, con il CX la cilindrata era la stessa (prima 500 poi 650), ma i modelli era diversi (stradale, custom e Turbo). Il nuovo bicilindrico frionet marcia dell'Honda, schema già realizzato dalla Guzzi con il suo V7 e successivi modelli, era, senza che gli amici guzzisti se la prendano, una nuova realizzazione, sia per evoluzione delle scelte tecniche che per qualità realizzativa. Poi, nel suo continuo bisogno di migliorarsi, l'Honda ha proposto un quadricilindrico, sempre a V, ma longitudinale la moto, con cui ha alimentato prima il VF-S (moto non particolarmente riuscita), poi il VF-F (migliorata) ed infine il VF-R, con cui ha, giustamente raccolto un successo meritato, con la sorella sportiva VFR-R, meglio conosciuta come RC 30. 
Oltre allo schema a V dei cilindri, trasversale e bicilindrico per il CX e longitudinale e quadricilindrico per la serie VF, propone anche un due tempi ben fatto, la NS 400 R, ma anche il quadricilindrico fronte marcia non viene abbandonato. Nei primi anni '80 si ha il Bol d'Or 750 e poi 900, belli ma troppo anni '70 ed il La stessa disposizione dei cilindri è presente anche nei modelli CBX, anche con un imponente 6 cilindri, e raffreddamento a liquido, nelle nuove CBR (600 e 1.000) con la caratteristica di presentarsi con una caraneratura completa. Si deve riflettere che questa è la produzione di una sola casa per neanche un decennio, che intendeva rimanere il più grande produttore mondiale di motociclette.

Vediamo allora che stava facendo, nel frattempo, la concorrenza. Le case europee, ad eccezione dellla BMW, si sono trovate impreparate. Le case italiane e quelle inglesi sono andate in grande difficoltà, cadendo in una profonda crisi. L'americana Harley Davinson ha ricevuto dal governo americano aiuti sia come pesantissimi dazi e limitazioni per la produzione straniera, sia con una serie di imposizioni "tecniche" che, con la scusa di norme "antinquinamento", puntavano a limitare l'ingresso nel proprio mercato dei nuovi modelli giapponesi. La vera concorrenza veniva unicamente dalle altre case nipponiche.  

<<chi continua? >>

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 1
Mmmmhh... C'è qualche inesattezza, credo... :puzzled:

La NH 650 non monta un motore DOHC (non DOCH), bensì un SOHC. La differenza è notevole: il SOHC (acronimo di Single Over Head Camshaft) ha per l'appunto un singolo albero a camme , il DHOC (Double ecc.) ne ha due (in aspirazione e in scarico).

Il DOHC l'Honda ha cominciato a montarlo negli anni '70 sia sulle bicilindriche (come la mitica 450 in versione sia stradale che scrambler) che sulle quadricilindriche in linea, ma poi negli anni '80 è tornata spesso al singolo.

Quanto alla concorrenza dell'Honda negli anni '80, è giusto quanto affermato per BMW (che prosegue dritta per la sua strada da tempo immemore, con granitica determinazione teutonica) e Harley (che nel trentennio '70-'90 ha rischiato brutto con le jap ed è stata salvata con le flebo dai vari governi USA), un po' meno per i marchi italiani, che in crisi ci stavano già dal 1970, anno dell'entrata in scena di Sua Maestà Honda CB 750 Four e via via di tutte le altre damigelle nipponiche che in un ventennio hanno ridotto alla frutta l'industria nostrana nonostante contingentamenti, limitazioni e dazi applicati anche da noi.

Le inglesi, infine, negli anni '80 non sono andate in crisi, semplicemente perché erano già... sparite! :'( 

:lamp2:

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 2
La NH 650 non monta un motore DOHC (non DOCH), bensì un SOHC. La differenza è notevole: il SOHC (acronimo di Single Over Head Camshaft) ha per l'appunto un singolo albero a camme , il DHOC (Double ecc.) ne ha due (in aspirazione e in scarico).


Appunto .... monta un motore DOHC, non DOCH, ma neanche SOCH.


:hallo:

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 3
Cito dal sito "Paul's Honda Nighthawk" che finora è sempre stato la mia "guida":

In it's 1982 debut, the 650 Nighthawk was actually just as much a "swan song" as it was a "new beginning." Although it was a new model, the engine was the last of the Honda SOHC inline 4's.

One has to believe that either Honda had a lot of left over SOHC motors to clear from inventory, or the engine factory was way behind schedule on the new one.


Boh! :boh:

Quando ho preso la mia 450, ero convinto che avesse lo stesso motore (più o meno) della CB 450 DOHC bicilindrica anni '70, ma il mio meccanico mi ha subito ripreso: non c'entra niente ed è un monoalbero.

:lamp: :lamp2:

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 4
E' pià semplice di quanto crediamo, la versione del 1982 del falco 650 :


come in effetti dice Paul fu, nonostante fosse un nuovo modello di moto, fu l'ultimo modello  a montare il motore in linea SOHC.

Tutti i falchi 650 successivi hanno montato il motore doppio albero .

Mentre il bicilindrico del falco 450 è in effetti un Single Head Over Cams :

http://www.cmsnl.com/honda-cb450sc-nighthawk-450-1983-d-usa_model7220/partslist/E++04.html#results

Chiarito questo bisognerebbe tornare al tema dell'articolo: perchè hanno smesso di produrlo così presto ?

La fine del falco è stata prematura in Italia, così come in Europa .

Come sappiamo infatti  fu per l'insistenza e la lungimiranza alcune persone  (una in particolare  :mol: ) che il falco venne importato in Europa .

Ma evidentemente l'ambiente dei piani alti della honda in Europa pensava ad altro e nonostante le vendite fossero state buone ci hanno messo una pietra sopra.

La linea Nighthawk negli states ha proseguito la sua vita florida e rigogliosa fino a pochi anni fa con il nighthawk 750 che è stata la normale evoluzione del nostro 650.

Se invece guardo la cosa da un punto di vista a me più vicino ed istintivo, da appassionato Darwiniano evoluzionista, lo spiego con il fatto che  il falco è un ibrido di transizione.

Cioè una specie motociclistica non specializzata in nessuna direzione evolutiva (custom ma non troppo, sportiva ma non troppo...) .
E gli ibridi di transizione durante una esplosione cladistica evolutiva anche se motociclistica e non biologica ( e negli anni 80 lo era anche aiutata dal declino delle specie motociclistice autoctone vedi gilera, guzzi e compani) non permangono molto, si estinguono rapidamente sino a quando il mercato motociclistico non ha trovato un nuovo equilibrio.

Lo so qualcuno pensa che sto farneticando e lo comprendo ma ci sono molti più punti in comune di quanto si immagini tra l'evoluzione di un essere vivente e di  un prodotto dell'ingegneria .

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 5
Mi rendo conto solo adesso, rileggendo il mio primo post, di averlo scritto con tono piuttosto saccente e pedante, decisamente fuori luogo nel nostro forum! :banghead:

Purtroppo di mestiere faccio il giornalista e correttore di bozze, e qualche volta la deformazione professionale prende il sopravvento, specie quando l'argomento mi appassiona particolarmente come nel caso del pezzo (davvero interessante) del buon Savi... clap

Tra l'altro la 650 non è neppure mia materia (e difatti ho toppato al 50%, come ha giustamente rilevato lo Zio), al contrario della 450 che conosco ovviamente assai meglio...

Mi scuso con Savi e intanto penso a come rispondere alla non semplice domanda da lui posta: perché l'Honda ha interrotto la produzione della Nighthawk e della CX?

:lamp2:       

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 6
Concordo con quel che ha detto lo zio riguardo all'evoluzione della specie.
Aggiungo che forse la Honda si aspettava volumi di vendita più elevati
Dopotutto 3500 unità vendute (in quanti anni a proposito?) non sono poi così tante...
Date un'occhiata alla tabella "immatricolazioni serie storica" presente su questo sito:
http://www.ancma.it/moto/statistiche

 

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 7
Secondo me la risposta è molto più semplice.

I giapponesi non amano evidentemente le lunghe serie, se andiamo a vedere la loro storia (lunga ormai mezzo secolo, almeno per il mercato europeo) i modelli e le serie tirate avanti più di 5-6 anni sono davvero pochi.

La Kawasaki Z900, per molti (me incluso) la più bella moto mai prodotta nel XX secolo, è rimasta in produzione solo dal 72 al 77.

L'Honda CB 350 four, una delle moto in assoluto di maggior successo, addirittura solo dal 74 al 76: andava benissimo, si vendeva come il pane fra i 18enni dell'epoca (io riuscii a farmela comprare da mio padre a 17 anni!), eppure nel 77 l'Honda ne decretò la fine prematura sostituendola d'ufficio con la "strana" 400 four, tra la perplessità del pubblico e della critica.

Anche i modelli apparentemente più longevi sono in realtà oggetto di interventi più o meno pesanti di restyling  e cilindrata quasi ogni anno (basti pensare alla Hornet o alla Kawasaki W), tali da stravolgerli in misura considerevole.

Insomma, sembra quasi che i nipponici non riescano proprio a "star fermi" e godersi il successo, dopo pochi anni si cambia tutto a prescindere dalla validità o meno del progetto...

A mio parere la Nighthawk rientra senz'altro nella media, e non credo si debbano ricercare ragioni particolari per spiegare la fine della produzione: semplicemente, era ora di... proporre qualcos'altro, il circo Made in Japan non deve fermarsi mai!

:lamp2: 

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 8

Secondo me la risposta è molto più semplice.

I giapponesi non amano evidentemente le lunghe serie, se andiamo a vedere la loro storia (lunga ormai mezzo secolo, almeno per il mercato europeo) i modelli e le serie tirate avanti più di 5-6 anni sono davvero pochi.

La Kawasaki Z900, per molti (me incluso) la più bella moto mai prodotta nel XX secolo, è rimasta in produzione solo dal 72 al 77.

L'Honda CB 350 four, una delle moto in assoluto di maggior successo, addirittura solo dal 74 al 76: andava benissimo, si vendeva come il pane fra i 18enni dell'epoca (io riuscii a farmela comprare da mio padre a 17 anni!), eppure nel 77 l'Honda ne decretò la fine prematura sostituendola d'ufficio con la "strana" 400 four, tra la perplessità del pubblico e della critica.

Anche i modelli apparentemente più longevi sono in realtà oggetto di interventi più o meno pesanti di restyling  e cilindrata quasi ogni anno (basti pensare alla Hornet o alla Kawasaki W), tali da stravolgerli in misura considerevole.

Insomma, sembra quasi che i nipponici non riescano proprio a "star fermi" e godersi il successo, dopo pochi anni si cambia tutto a prescindere dalla validità o meno del progetto...

A mio parere la Nighthawk rientra senz'altro nella media, e non credo si debbano ricercare ragioni particolari per spiegare la fine della produzione: semplicemente, era ora di... proporre qualcos'altro, il circo Made in Japan non deve fermarsi mai!

:lamp2:


Concordo con quanto esposto, 
e Vi chiedo:  per quale motivo  il Nighthawk è stato commercializzato, in Europa,  solo in Italia e Germania ?
forse anche altrove ma non ne sono a conoscenza?  in   Francia / Spagna / Portogallo / Svizzera  non ho mai trovato documentazione,
poi in Italia è lo stesso modello USA  (piccole differenza forse sui colori e comandi) invece in Germania è stato  modificato esteticamente (in peggio)  e siglato come CBX 650 E.
Se avevano la certezza di avere questo modello in produzione per solo 4 anni  perché apportare queste modifiche che sicuramente avranno generato dei costi di produzione supplementari.  :boh:

Re:Perchè l'Honda ha interrotto la produzione del CX e del Nighthawk?

Risposta n. 9

Secondo me la risposta è molto più semplice.

I giapponesi non amano evidentemente le lunghe serie


Non è detto... quando hai moto che sono perfette, equilibrate, mirabilmente adatte e calzanti per uno stile di motociclismo rimane poco spazio "vitale" per le altre...

dopo alcuni ibridi di transizione <<VF-S (moto non particolarmente riuscita), poi il VF-F (migliorata) >> infine il VF-R è rimasto in produzione alla grande negli utlimi 30 anni, con piccole modifiche.

Il successo di un modello o di una specie è dato  dalla sua perfetta aderenza allo scopo cui deve rispondere. A qurl punto tutto ciò che le è attorno si ferma sino a quando è lei a "regnare".

Oggi una kawasaki gpz900r in pista, se adeguatamente guidata  "fa male" a molte moto attuali, non a caso ache questa è rimasta in produzione praticamente invariata per 20 anni.

Anche noi "scimmie" se non c'era il meteorite stavamo ancora a mangiare i semi di notte.



Detto questo la mia moto è la più bella al mondo .