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Topic: La preparazione di un viaggio in moto oggi! (Letto 7104 volte) Topic precedente - Topic seguente
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La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Scritto da devargas
Il passato si scontra col presente, alcune cose sono rimaste eguali nella preparazione di base di un lungo viaggio, ma le componenti tecnologiche oggi la fanno da padrone e guai se ti dimentichi qualcosa, parti nervoso...
Anche io sono rimasto coinvolto dalla comune tendenza. Male o bene... boh!
Ricordo un tempo: jeans, fularone, magliette, scarpe vecchie che usi per la moto, maglie pesanti, cartine geografiche, un impermeabile tascabile (tanto se piove ti fermi sotto un cavalcavia e aspetti, "in genere stavi in buona compagnia") e poi cos'altro... a si, candele di ricambio, un cavo frizione, e se volevi strafare una bomboletta di gonfia e ripara (grande inutile novità dell'epoca).
Oggi... oh mio Dio, dunque: andiamo su internet, consultiamo via Michelin o Google Maps, preparati l'itinerario, condividilo con gli amici e consultati in rete per perfezionare i dettagli ed apprendere le fermate più utili e le cose da vedere assolutamente.
Sembra una cosa inutile, ma fa la differenza, anche se in parte è limitativa ed abbatte un pochino sia la libertà che l'effetto sorpresa. Per contro devo dire che è effettivamente utile, prima, tante cose di un luogo si perdevano per scarsa preparazione al viaggio.
Poi vogliamo forse dimenticare gli amici di Facebook, i nostri gruppi che attraverso il digitale ci condividono tutto... ma proprio tutto? No, bene, è uno scopo aggiunto al viaggio.
Quindi telecamera digitale, action cam a bordo, navigatore, connesso col cellulare e gli interfoni, cartine sul navigatore con gli ultimi aggiornamenti, controllo autovelox attivato ed aggiornato, itinerario caricato, batteria di riserva pronte, almeno due o tre caricabatterie, schede di secondo operatore telefonico a seguito, e, ovviamente, una bella borsa serbatoio dedicata a tutto questo ben di Dio.
Poi, i piccoli problemini: ma la reflex digitale dove la metto per averla a portata di mano? Borsa serbatoio? Forse non c'entra e pesa troppo, forse è troppo esposta alle vibrazioni al di fuori della sua borsa, la potrei avvolgere nella fascia di neoprene? Insomma provare per credere, in questo caso "provare per capire".
L'aspetto tecnologico rivolto al multimediale non è l'unica cosa: via i quotidiani con funzione antivento, via i K-Way come impermeabile e via le soste sotto al cavalcavia in caso di pioggia. Oggi se si viaggia devi essere specialistico, quindi un bel completo di marca: goretex - armacore - cordura - e stivali, guanti, indumenti termici (eventualmente) e caschi super evoluti, completi, della serie tre in uno!
Le moto? "e che ve lo dico affà?" Centraline, prese di corrente, prese usb, 2 - 3 mappature, abs - tdc - ddt... no quello no, era dei miei tempi.
Se il viaggio incomincia dalla sua preparazione è indubitabile che inizia un bel po' di tempo prima, la cosa mi fa piacere, ovviamente, ma poi?
Già, come contraltare c'è che il viaggio a volte lo si idealizza (perché all'atto pratico è più dura di quanto immaginavamo) oppure si perde in parte la componente avventura, oppure si guida anche se stanchi perché tanto ci pensa l'elettronica a restituirci le giuste azioni che la mancata concentrazione non ci restituisce.
Ancora? Le moto... non si rompono, ma se mai decidessero di rompersi... bene si torna a casa, finita la vacanza: tra Gas ride-by-wire, ….. il cavo di fortuna e qualche chiave non servono ne bastano, ne basta spingerla: "mostri che, in assetto di marcia ed a pieno carico sfiorano i trecento chili".
Ultima componente è quella psicologica: prima un tramonto lo guardavi e lo conservavi nel cuore conscio di vivere un momento tuo, un attimo conquistato e raggiunto.
Oggi, invece, lo stesso tramonto lo guardi attraverso il monitor di uno smartphone e mentre abbassi gli occhi per inviarlo ai tuoi trecento amici ti perdi il meraviglioso "raggio verde" che il tramonto ed il caso avevano deciso di donarti. Ma tanto non te ne rammarichi... non lo saprai mai. Poi sali in sella, contento e felice per il dovere compiuto, e continua il viaggio, il tuo viaggio dedicato ad altri che, le tue foto, non le guarderanno due volte e che, sul dove ti trovi con la tua moto, in fondo, non frega niente anche perché, magari, stanno pensando al loro viaggio con due mesi di anticipo ed al come inviarti di rimando immagini e ricordi per te altrettanto inutili.
Oggi al guerriero solitario, poetico ed introspettivo, si è sostituito quello tecnologico, un po' più superficiale e per certi versi bambino: amiamo giocare, ma dal viaggio e dalla sua essenza scopriamo meno. Quale viaggiatore o modo di viaggiare sia migliore è una questione di preferenze. Io sono moderno e rimpiango l'antico, questo mi porta a non farmi coinvolgere troppo dalle modernità e dalle tendenze e sforzarmi di interpretare gli attimi, con la loro importanza, e la giusta dose di poesia.

Bell'articolo del nostro amico di Napoli.

Risposta n. 1
Ho voluto riportare l'articolo di devargas che, da attento osservatore del nostro tempo, che con i suoi nuovi usi e consumi, certe volte mi fa sentire fuori dal tempo. Io sono della generazione di quelli che si prende e si parte. Il casco, occhiali, i guanti una giacca a vento, il maglione sotto se faceva freddo e ... speriamo che non piova. I giornali sotto il giubbotto di pelle, no, quelli facevano parte della generazione prima della mia.
Ancora ridiamo quando incontro i miei amici con cui ero andato a fare un Pasqua in moto nel Parco d'Abruzzo. Dopo ore che pioveva a dirotto, per fortuna verso le 5 di mattina smette. Alle 6 uno mette la testa fuori e dice: Che fortuna che non piove più. NEVICA.". C'erano già 40 centimetri e si stava scatenando una bufera.

Ritornando alla tanta tecnologia attuale, la considero molto fragile, non dico inaffidabile (anzi il contrario) solo che se non funziona correttamente viene a cessare la sua utilità e non si hanno gli strumenti correttivi.
Al contrario l'essere umano (ed io mi ritengo tale) è duttile. Non sempre è al 100%, ma anche male, ma funziona sempre (o quasi).
L'essere duttili consente di avere la curiosità di cercare di capire perchè e come funzionano le cose. Al momento del bisogno, così, si può intervenire per correggere o prevenire possibili malfunzionamenti. E la moto è una cosa che mi piace vivere e condividere. Non essere solo trasportato.

Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 2
L'articolo è davvero piacevole .
Se vogliamo, l'appassionato di moto d'epoca è comunque un "romantico", rinuncia a tutte quelle facilitazioni che uno moto moderna potrebbe offrire.
Ma ci rinuncia perchè a lui piace la moto nella sua essenzialità senza troppi "orpelli" .
La tecnologia offre delle possibilità meravigliose, cio nonostante  siamo sempre noi a dover impedire che sia lei a "gestirci" e a decidere .
Non la demonizzerei, essa  diventa mero strumento e non fa da  protagonista, se ad interfacciarsi ad essa c'è l'essere umano di cui parlavi tu nel post precedente, con la sua curiosità ed il suo intelletto.


Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 3

Ricordo un tempo: jeans, fularone, magliette, scarpe vecchie che usi per la moto, maglie pesanti, cartine geografiche, un impermeabile tascabile (tanto se piove ti fermi sotto un cavalcavia e aspetti, "in genere stavi in buona compagnia") e poi cos'altro... a si, candele di ricambio, un cavo frizione, e se volevi strafare una bomboletta di gonfia e ripara (grande inutile novità dell'epoca).


Io, nelle mie ahimé sempre più rare gite col falchetto (perlopiù fuori porta, a/r in giornata), esco ancora più o meno così, inclusa la bomboletta di fast (più per scaramanzia), e ne sono orgoglioso. Non sono mai stato su faccialibro e non so cosa spinga tanta gente a far sapere minuto per minuto i c... propri a tutto il mondo (né francamente mi interessa), non so neppure cosa sia una action cam, il mio telefonino (quasi sempre spento) costa 29 euro e non fa neanche le foto, ovviamente ignoro la differenza tra uno smartphone e un iphone. Il fatto è che alla non più tenera età di 57 anni tutto questo me lo posso permettere vivendo benissimo, mia figlia e gli altri sfortunati under 30 (ma anche 40, e forse 50) purtroppo no. Mi spiace per loro.   

Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 4
Lo Zio ci meraviglia mostrandoci anche il possesso di doti del filosafare, oltre che di fino manutentore.
Nippo io ho recepito dall'articolo che l'ausilio della tecnologia, invece di dare maggiore tranquillità ti carica di ansia da prestazione. Se non sei connesso, se passi da una rocca e non vedi il panorama mozzafiato che sulla guida Michelin è segnato con tre stelle, pensi che ti sei perso qualche cosa. Non è così.

Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 5
stiamo diventando filosofi per caso? ditemi, cosi inizio a fare le ricerche necessarie
e non mi trovate impreparato  ^-^

Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 6
Io, nelle mie ahimé sempre più rare gite col falchetto (perlopiù fuori porta, a/r in giornata), esco ancora più o meno così, inclusa la bomboletta di fast (più per scaramanzia), e ne sono orgoglioso. Non sono mai stato su faccialibro e non so cosa spinga tanta gente a far sapere minuto per minuto i c... propri a tutto il mondo (né francamente mi interessa), non so neppure cosa sia una action cam, il mio telefonino (quasi sempre spento) costa 29 euro e non fa neanche le foto, ovviamente ignoro la differenza tra uno smartphone e un iphone. Il fatto è che alla non più tenera età di 57 anni tutto questo me lo posso permettere vivendo benissimo, mia figlia e gli altri sfortunati under 30 (ma anche 40, e forse 50) purtroppo no. Mi spiace per loro.  
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non so se è colpa dell'età.... o del tipo di moto.... o del modo di affrontare la vita, ma la penso e mi comporto esattamente come te, telefono da 29 euro compreso....

Ciao ;)

 

Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 7
Articolo bellissimo... vorrei dire anche la mia.

Ho trent'anni, e a differenza dei miei amici ho deciso di prendere una moto (la mia prima moto) che ha la stessa mia età (1983). Non per nostalgia o perché mi ricorda qualcosa in particolare (e come potrebbe?) ma perché trovo davvero che sia più "bella" di molte alternative attuali. Non è stato facile, da totale profano, fare le scelte giuste, trovare le persone adeguate, ed effettivamente questo mi ha portato a restare fermo quasi un anno, mentre i miei amici motorizzati (come è giusto per loro) hanno potuto immediatamente godere dei nuovi acquisti. Ma è stata l'occasione per scoprire nuovi amici.
Finalmente, poi, le persone giuste mi hanno aiutato a mettermi in strada.

A volte incrocio una moto con optional ipertecnologici, navigatori ecc... e mi convinco ancora di più che non è quello che voglio.

Il mio lavoro mi porta inevitabilmente a stare a contatto per tutto il giorno con la tecnologia: Internet, smartphone, Web, Social ecc. tanto da averne praticamente la nausea.
Finalmente con la Nighthawk ho trovato il modo "disconnettermi" per un po': mentre guido non ci sono telefoni, non ci sono post sui social, non ci sono tracciamenti GPS o altro. Solo io, il falco e la strada. Sembra paradossale, ma trovo che sia il modo più genuino per connettermi con il mondo.

Questa significa Nighthawk per me: la libertà di perdermi e di ritrovarmi, di non rispondere, di sbagliare strada.
Senza dubbio controcorrente, forse strano per la mia età, ma una cosa è certa: mi metto in sella con mille pensieri e preoccupazioni per la testa, ma viaggio leggero. E quando scendo dalla moto, mi sento ancora più leggero.

Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 8
ciao Scandy
quello che ti ha portato a scegliere il falco è il filo di Arianna che accomuna tutti noi iscritti a questoo forum
tutti noi, veniamo da diverse esperienze di moto e tutti noi abbiamo amici che hanno modelli altamente tecnologici....ma noi abbiamo una grande forrtuna; un falco che quando parte (e se parte) ti trasmette il fascino dei vecchi motori con carburatori, l'aria che ti colpiswce e, per fortuna, ti obbliga a viagguiare a velocità più basse, permettendoti di guardarti in giro a vrdere il panorama

perchè, alla nostra età, la moto è e deve essere puro divertimento e feeling...e quando hai qualche piccolo problema di meccanica tenti subito di ...rianimarlo...perchè un'altra gita ti aspetta
ma la cosa più bella, secondo me, è vedere che un gruppo sempre più vasto di persone , pur non conoscendosi personalmente, prova le stesse sensazioni guardando e guidando una vecchia signora
questo è bellissimo
forse non faremo grandi viaggi coi nostri falchi, ma già tanti probabilmente ne abbiamo fatti negli anni precedenti, e la sola scampagnata in compagnia che termina davanti a una tavola imbandita, non ha nulla da invidiare ai grandi viaggi organizzati con moto moderne, super filmati e resoconti che non interessano a nessuno
noi, le nostre piccole sensazioni, ce le godiamo poco per volta
come mi preparo io ad un viaggio?
faccio il pieno e spero che lui non mi tradisca.....ma già una volta ho dovuto spingerlo per quasi 2 km

MA NON LO CAMBIO!!!!
fulvio

Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 9
Mio figlio mi aveva segnalato questo video su youtube
https://www.youtube.com/watch?v=sU7JES5s3w0
non c'entra una mazza con le moto, ma è una pesante analisi della attuale situazione dei giovani di oggi.
Sabato, alla passeggiata di Sermoneta, nessuno ha preso il telefonino per connettersi con altri.
Se non facevo le foto, con la macchinetta fotografica, però, non avremmo avuto nessun ricordo.

Re:La preparazione di un viaggio in moto oggi!

Risposta n. 10
purtroppo è il segno dei nostri tempi.ne approfitto ora savi per dirti che non o smarson ne uosciap